Associazione 25 aprile | DIARIO DI GAZA 2023 – INTRODUZIONE
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DIARIO DI GAZA 2023 – INTRODUZIONE

DIARIO DI GAZA 2023 – INTRODUZIONE

Gaza ha una superficie di 365 kmq. e 2.300.000 abitanti (di cui il 45% bambini) con una densità di popolazione di 6000  abitanti per kmq. , fra le più alte del pianeta. Su questo fazzoletto di territorio (corrispondente a 1/5 della provincia di Cremona!) nel volgere di dodici settimane di guerra e in un crescendo continuo, si sono scatenati ogni giorno centinaia di raid aerei, sono state sganciate molte centinaia di bombe da 2000 libbre che uccidono a trecento metri di distanza, tutto in combinazione con l’invasione di terra da parte dell’esercito israeliano che, ad oggi, dichiara 170 soldati deceduti dall’inizio della guerra. Le vittime civili palestnesi, ad oggi,  sono oltre 21.000 (l’1% della popolazione) di cui almeno ottomila bambini, i feriti sono circa 60.000 (oltre il 3% della popolazione) di cui oltre 8500 bambini. Oltre il 70% delle abitazioni civili sono   sono state distrutte o gravemente danneggiate.  2.000.000 di persone su 2.200.000 abitanti, sono costrette a lasciare le proprie case per sfuggire ai bombardamenti, ma nessun posto è sicuro, ed alle proprie case non potranno mai più tornare visto che il 70% sono danneggiate o distrutte. Un milione e mezzo di rifugiati, sono ormai costretti a Rafah, un lembo del fazzoletto di Gaza al confine con l’Egitto, per la gran maggioranza senza alcun riparo, senza cure, in tantissimi senza cibo, senza nulla, ammassati in modo invivibile, nell’ unico posto risparmiato, in parte e per ora, dai bombardamenti, col terrore della guerra, privati del loro passato e del loro futuro. A Gaza 26 ospedali su 35 non funzionano più.  I medici hanno operato al buio e senza anestesia fino a quando gli ospedali hanno potuto funzionare. Le persone bevono acqua di mare. Le acque reflue scorrono per le strade; il rischio di epidemia legato all’acqua non potabile potrebbe rivelarsi devastante. Secondo l’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il 93% di chi vive a Gaza si trova ad affrontare livelli critici di fame, più di 500.000 a livelli catastrofici”. “Non ho mai visto qualcosa delle dimensioni di quanto sta accadendo a Gaza. E a questa velocità”, ha dichiarato Arif Husain, capo economista del Pam (Programma alimentare mondiale) dell’ONU.

Tutto è iniziato dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre che, secondo le  stime dell’esercito israeliano, ha provocato 1200 morti, circa 3000 feriti, oltre alla cattura di 200 ostaggi. Il Segretario Generale dell’ONU Guterres ha dichiarato in proposito “….Sono stato chiaro nel condannare gli attacchi terroristici del 7 ottobre. Ma sono anche chiaro sul fatto che non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese.”

C’è chi la definisce catastrofe umanitaria,  chi nuova barbarie, chi sterminio, e comunque questa guerra deve subito finire per non rischiare di coinvolgere quell’intera area del Medio Oriente e per non diventare il definitivo genocidio di un popolo, quello palestinese.

30 dicembre 2023 (a cura di P.B.)