Gennaio 2024
Raccontato attraverso le testimonianze delle ONG che operano sul territorio,
delle Organizzazioni dell’ONU, di organi di informazione.
1 Gennaio
Netanyahu: “Israele a Gaza agisce nella maniera più morale possibile …la guerra nella striscia di Gaza è un atto di moralità ineguagliabile”.
Questo la dichiarazione del Presidente israeliano (riferita dal TG la7 del 31 Dicembre ore 20) all’indomani della denuncia presentata dal Sudafrica contro Israele alla Corte internazionale di Giustizia dell’ONU per la violazione della Convenzione del 1948 per la prevenzione e repressione del genocidio.
2 Gennaio
Dopo 87 giorni di guerra 22.000 palestinesi uccisi , 57.600 feriti, 7000 i dispersi, ovvero in meno di tre mesi di guerra il 4% della popolazione palestinese di Gaza è stata uccisa o ferita. L’Unicef su X torna a denunciare l’uccisione di 8.000 bambini nei raid.
° Secondo il quotidiano israeliano Haaretz a Tel Aviv cresce la preoccupazione che il Tribunale dell’Aja possa mettere sotto inchiesta Israele per genocidio.
° La terza fase della guerra durerà mesi. Il portavoce dell’esercito israeliano annuncia che migliaia di soldati israeliani tornano a casa. Il governo annuncia che inizia la terza fase della guerra che “durerà mesi”.
° Creazione di colonie ebraiche a Gaza. Il ministro delle Finanze e leader dell’ultra destra israeliana, Bezalel Smotrich, dichiara che “Israele assumerà il controllo permanente di Gaza per garantire la sicurezza con la presenza di forze armate e la creazione di colonie ebraiche”.
3 Gennaio
Dopo 88 giorni di guerra:
Uccisi 22.185 i palestinesi di cui 207 nella notte tra il 1 e 2 Gennaio.
° L’offensiva proseguirà con più forza al Sud. Il ministro della guerra Yoav Gallant dichiara “La sensazione che stiamo fermando la campagna contro Hamas è sbagliata” l’offensiva proseguirà con più forza nel sud. Proprio nel Sud, alcuni campi profughi e Khan Yunis, la seconda città più grande di Gaza, vengono colpiti con fuoco di carri armati e cacciabombardieri.
°Assassinato a Beirut Saleh Aruri, uno dei massimi leader di Hamas, con altre cinque persone. Israele non ha rivendicato il raid ma “solo il giorno prima aveva annunciato il passaggio ad ‘azioni mirate’” (Avvenire 3 gennaio).
4 Gennaio
Svuotare Gaza dei suoi legittimi abitanti.
L’idea di vedere Gaza svuotarsi dai suoi legittimi abitanti secondo il Time of Israel sta diventando la politica del governo, “Il reinsediamento ‘volontario’ dei palestinesi di Gaza sta lentamente diventando una politica ufficiale del governo israeliano” che starebbe portando avanti trattative segrete con il Congo e altri paesi africani per accogliere migliaia di immigrati da Gaza. In proposito l’alto Commissario Ue per gli affari interni, Borrel, dichiara: “Gli spostamenti forzati sono severamente vietati in quanto grave violazione del diritto internazionale umanitario..” .
5 Gennaio
Dopo 90 giorni di guerra
Uccisi 22.438 palestinesi dal 7 ottobre; 438 in più negli ultimi quattro giorni.
° Presa di mira Khan Yunis. Il calo apparente dell’intensità del conflitto non deve ingannare. Gli esperti spiegano che le aree sulle quali si concentra sono limitate ma ad alta tensione, la più presa di mira resta la seconda città di Gaza, Khan Yunis, nel Sud.
Uccise in “zona sicure”
° UNICEF. Dal 7 Ottobre gli israeliani hanno emesso diversi “ordini di evacuazione” indirizzando i civili verso “zone sicure” del sud che sono state successivamente colpite da attacchi aerei israeliani nei quali sono stati feriti e uccisi civili e bambini. (vedi scheda 1)
Uccise 14 persone in “zona umanitaria”
° Save the Children e UNICEF “ Uccise 14 persone dai bombardamenti in “zona umanitaria”. “Quattordici persone, per la maggior parte bambini sotto i dieci anni, sarebbero state uccise ieri mattina durante gli attacchi aerei vicino ad israeliani” vicino ad Al-Mawasi una’area indicata come ‘zona umanitaria’ dalle autorità israeliane, in cui è stato ordinato ai civili di rifugiarsi per la loro sicurezza. Altre zone umanitarie, indicate come tali dall’eserciti israeliano sono state bombardate (vedi scheda 2).
° A proposito del disegno israeliano di svuotare Gaza dei suoi legittimi abitanti Il giornalista Sami al-Airami , costretto, come un milione di altri palestinesi, a fuggire da Gaza a Rafah, scrive in una sua testimonianza a “La Repubblica” del 5 gennaio ,24: “Ma quale Congo, qui nessuno è disposto a lasciare la Striscia. La notizia circolata sull’ipotesi del governo israeliano di trasferire i palestinesi di Gaza è arrivata fino a Rafah …. ‘Il progetto di Netanyau è stato fin dall’inizio di questa guerra quello di spingere i cittadini di Gaza fuori dalla loro terra e, per riuscirci, ha intensificato sempre più gli attacchi sulle nostre case, fino a costringerci ad arrivare qui, spiega una delle persone incontrate nelle tendopoli improvvisate in strada dove fame, sete e malattie virali non son più contenibili. Ma nonostante le condizioni disumane, nessuno vuole portare a compimento quello che percepisce come il progetto finale di Natanyau, ovvero rendere gli sfollati così disperati da lasciare la propria terra…”
6 Gennaio
Dopo 91 giorni di guerra
Uccisi 22.600 palestinesi, feriti 57.900, 162 fra il 4 e il 5 gennaio.
° Riferisce l’Agenzia palestinese Wafa: Almeno 21 morti e molti feriti a seguito di un bombardamento effettuato nella notte da aerei israeliani A Deir-al-Balah nel centro della Striscia di Gaza e a Khan Yunis nel Sud.
° Il governo del Ruanda e quello del Congo smentiscono le notizie del quotidiano israeliano che aveva scritto di colloqui segreti di Netanyahu con diversi Paesi africani per la migrazione ‘volontaria’ dei palestinesi.
° Agenzia ONU: aiuti a Gaza, emergenza disperata. L’Agenzia delle Nazioni Unite per le migrazioni (Oim)ha lanciato un appello in cui si afferma che a Gaza centinaia di migliaia di civili hanno un bisogno disperato di aiuti, ma che ottenerli continua a essere ostacolato da “lunghe procedure di sgombero per i camion umanitari al confine e dalle intense operazioni sul terreno di combattimento”. “Le frequenti interruzioni” delle reti di comunicazione hanno inoltre impedito il coordinamento degli aiuti umanitari, così come “l’insicurezza delle strade bloccate e la scarsità di carburante”.
7 Gennaio
Dopo 92 giorni di guerra
Uccisi 22.722 palestinesi, 58.000 feriti, 7000 dispersi, 122 uccisi nelle ultime 24 ore
° A Gaza dall’inizio della guerra ci sono stati 22.000 raid aerei, 250 al giorno e sono state sganciate centinaia di bombe da 9oo chilogrammi che uccidono nel raggio di trecento metri (Avvenire,7 gennaio ).
° Scrive l’UNICEF: dal 7 ottobre (Gaza, ndr) a più di 1000 bambini sono state amputate le gambe. Il 90% dei bambini sotto i due anni versa in gravi condizioni di povertà, c’è un aumento esponenziale dei casi di dissenteria. (Vedi scheda 3)
9 Gennaio
° Raid israeliano in Libano, eliminato uno dei comandanti di Hezbollah.
° “Beirut può diventare come Gaza” ha dichiarato il ministro della difesa Gallant.
10 Gennaio
Dopo 94 giorni di guerra
Uccisi 23.210 palestinesi. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 12 bombardamenti, 126 persone uccise, 241 ferite.
Un milione di bambini senza cibo sufficiente;
335.000 bambini sotto i cinque anni a rischio di malnutrizione o fame
° Scrive Save the Children:. Più di 10.000 bambini sono stati uccisi dagli attacchi aerei e dalle operazioni di terra israeliane nella Striscia in quasi 100 giorni di violenza, secondo il Ministero della Salute di Gaza, e migliaia sono dispersi, presumibilmente sepolti sotto le macerie; 335.000 bambini sotto i cinque anni è a rischio denutrizione; la privazione di cibo, acqua e medicine sufficienti sta rendendo quasi impossibile la sopravvivenza dei bambini a Gaza. (vedi schede 3 e 4)
° Segretario di stato USA Blinken in Israele e Medio oriente. I giornali arabi scrivono che ovunque sia andato durante il suo tour in Turchia o nelle capitali arabe Blinken si è sentito ripetere lo stesso messaggio: Washington fermi l’offensiva israeliana a Gaza, vogliamo un cessate il fuoco completo seguito da negoziati che portino alla soluzione dei due stati e alla nascita di uno Stato palestinese indipendente.
° ‘Channel 12’(canale tv israeliano) definisce teso l’incontro fra Blinken e Netanyahu che non rilascia l’usuale comunicato. Itamar Ben Gvir, ministro della sicurezza nazionale “Non è questo il tempo di parlare dolcemente con Hamas. Questo è il tempo di usare un grosso bastone”. Il ministro della difesa Gallant precisa che Israele intensificherà le operazioni nell’area di Khan Yunis, nel Sud della Striscia di Gaza, finche le forze armate non avranno preso il leader di Hamas.
11 Gennaio
Il Sudafrica motiva la denuncia contro Israele di possibile genocidio, presentata il 31 dicembre ’23, presso la Corte di Giustizia internazionale dell’AIA.
Il tasso di mortalità giornaliero della guerra di Gaza (250 uccisi al giorno) è il più alto di qualsiasi altro grande conflitto del XXI secolo (OXFAM)
° Di fronte alla Corte di Giustizia internazionale dell’Aia il Sudafrica ha argomentato la sua denuncia delle azioni di genocidio che Israele starebbe commettendo sulla Striscia di Gaza. La delegazione dei giuristi sudafricani, guidata dal giurista John Dugart, uno dei costituenti post-apartheid, basa la denuncia su due tipi di prove: L’entità delle devastazioni a Gaza e il linguaggio “disumanizzante” di ministri israeliani inneggiante al massacro. Secondo i legali sudafricani “nel corso del conflitto contro Hamas avviato a Gaza all’indomani della strage del 7 ottobre -che fermamente condanniamo- Israele ha ripetutamente violato l’articolo 2 della Convenzione per la prevenzione e repressione del crimine di Genocidio”(il riferimento è al Trattato vincolante varato nel 1948 per dare definizione giuridica all’orrore dell’Olocausto e ratificato sia dal Sudafrica che da Israele con altre 150 nazioni). Il Sudafrica ribadisce l’atrocità dell’attacco del 7 ottobre aggiungendo che in ogni caso non giustifica la successiva violazione del diritto internazionale. L’elenco delle violazioni: 22.000 morti e 60.000 feriti, di cui il 70% donne e bambini. “La media giornaliera è di 247 morti, 48 dei quali sono madri, 117 bambini, 3 medici, 2 insegnanti, 1 giornalista”. L’utilizzo di ordigni devastanti in zone indicate dall’esercito israeliano come sicure. Gli aiuti umanitari bloccati e insufficienti alla sopravvivenza. Il sistema sanitario fatto collassare. “Quello che sta succedendo “è la distruzione della vita palestinese inflitta deliberatamente” è la goccia che fa traboccare un vaso da tempo saturo Tali atti genocidiari infatti “fanno inevitabilmente parte di un continuum” di atti illegali contro i palestinesi che partono dal 1948. 75 Anni di apartheid, 56 di occupazione 16 di assedio alla Striscia di Gaza. E il linguaggio “disumanizzante”. Il ministro della difesa israeliano Gallant.“Combattiamo contro animali umani”, e quello della Sicurezza nazionale Ben-Gvir:”Non esistono civili non coinvolti a Gaza”. Per affermare in fine che è necessario assumere misure (quali il cessate il fuoco, più aiuti ai civili…) atte ad impedire che atti genocidiari possano continuare, ripetersi, o realizzarsi in futuro. (vedi scheda 5).
° OXFAM . Il tasso di mortalità giornaliero della guerra di Gaza è il più alto di qualsiasi altro grande conflitto del XXI .
Lo rende noto uno studio dell’agenzia umanitaria Oxfam secondo cui l’esercito israeliano uccide in media circa 250 palestinesi al giorno e molte altre vite sono a rischio per colpa della fame, delle malattie e del freddo.
…Oxfam avverte inoltre che le persone sono costrette a rifugiarsi in aree sempre più piccole a causa dei continui bombardamenti che li spingono a fuggire dai luoghi che in precedenza erano stati definiti sicuri…
…Oltre un milione di persone – più della metà della popolazione – sono state costrette a cercare rifugio a Rafah, al confine con l’Egitto…. …Lo staff di Oxfam a Rafah denuncia un enorme sovraffollamento, pochissimo cibo e acqua e medicinali essenziali esauriti. Questa crisi è ulteriormente aggravata dalle restrizioni israeliane sull’ingresso degli aiuti, dalla chiusura dei confini….(vedi scheda 5).
12 Gennaio
Dopo 96 giorni di guerra
Uccisi 23.708 palestinesi, feriti 60.000.
MSF: Costretti ad abbandonare l’ospedale di Al-Aqsa
Il sistema sanitario a Gaza è praticamente collassato
MSF (Medici Senza Frontiere). Negli ultimi tre mesi a causa degli incessanti attacchi delle forze israeliane nella Striscia di Gaza non ci sono più luoghi sicuri dove fornire assistenza sanitaria alle persone. Il 6 gennaio, le nostre équipe sono state costrette ancora una volta ad evacuare un ospedale. I team hanno lasciato l’ospedale Al-Aqsa nell’Area di Mezzo di Gaza, dopo che le forze israeliane hanno emesso ordini di evacuazione per i quartieri circostanti l’ospedale. (vedi scheda 6).
L’emergenza sanitaria. Nell’ospedale di Al-Aqsa, al centro della Striscia di Gaza non c’è più energia elettrica, i generatori autonomi sono fermi e l’assistenza a feriti e malati è minima. “Per i pazienti che stanno cercando di andarsene è molto rischioso”, ha spiegato il dottor Tareq Abu Azzoum alla televisione Al Jazeera, “perché si trova in un’area considerata una zona di battaglia”. Le forze israeliane si sono posizionate a poche centinaia di metri dalla struttura sanitaria. Simile la situazione all’ospedale Al Nazzewr di Khan Yunis. Filmati dell’agenzia Reuter mostrano pazienti sdraiati su barelle nei corridoi e medici che utilizzano i cellulari per illuminare i pazienti.
° MSF: Solo 13 dei 36 ospedali di Gaza sono ancora funzionanti ….l’Indonesian Hospital nel nord di Gaza è stato costretto ad evacuare a ottobre. L’ospedale Al-Shifa, il più grande di Gaza, è stato costretto ad evacuare in novembre. L’ospedale di Al-Awda è stato colpito e tre medici, due dei quali facevano parte dello staff di MSF, sono stati uccisi…”
° Martin Griffittis sottosegretario per gli affari umanitari e aiuti d’emergenza il 12 gennaio ha fatto un resoconto all’ONU nel quale dice fra l’altro: “…la campagna israeliana a Gaza è stata condotta quasi senza alcun riguardo per l’impatto sui civili” aggiungendo che i palestinesi potrebbero non essere in grado di tornare nel nord della Striscia raso al suola in gran parte dai bombardamenti. “Il sistema sanitario è al collasso. Le donne non sono in grado di partorire in sicurezza. I bambini non possono esser vaccinati. I malati e i feriti non possono ricevere cure. Le malattie infettive sono in aumento”. Citando il personale delle Nazioni Unite che ha visitato la parte settentrionale di Gaza ha descritto la situazione come “orribile”, con corpi abbandonati nelle strade e persone affamate che fermano i camion per chiedere cibo e generi di prima necessità. Ha infine sottolineato che i centri di accoglienza dell’Anu sono stracolmi e che acqua e cibo stanno per finire”.
° Il direttore dell’ospedale Martiri di al-Aqsa avverte che il carburante che l’OMS prevedeva in arrivo non è mai arrivato e che “decine di malati e feriti in terapia intensiva e in neonatologia” rischiano la vita.
° Per la sesta volta i bombardamenti fanno saltare i servizi di comunicazione e internet a Gaza.
° L’autodifesa di Israele presso la Corte dell’Aia. Tel Aviv è “impegnata a rispettare il diritto internazionale” per questo la richiesta alla Corte di prendere misure immediate per interrompere l’offensiva israeliana su Gaza è pregiudizievole. Respinge l’accusa di genocidio affermando che un genocidio è stato commesso il 7 ottobre da Hamas con l’uccisione di 1200 israeliani e il rapimento di 250 persone. Nega gli attacchi ad ospedali e a strutture civili-di cui peraltro esistono le prove- che attribuisce ad Hamas. Non affronta per punti i presunti crimini di cui è accusata, non fornendo prove per contestarli ma insistendo sul ruolo di Hamas e la ferocia sull’attacco del 7 ottobre come ragione di autodifesa. Sostiene di consentire l’ingresso di tanti aiuti, fino a 90 tonnellate di gas da cucina al giorno che Tel Aviv non è tenuto a far entrare.
13 Gennaio
Dopo 97 giorni di guerra
Uccisi 23.843 palestinesi. Nelle ultime 24 le forze israeliane hanno ucciso 135 persone e ferite 312; secondo il Ministero della sanità di Gaza un palestinese su venti è morto, ferito o disperso.
° Netanyahu: In una conferenza stampa ha dichiarato fra l’altro: “Non ci fermerà né l’Aja, né l’asse del male”, il Paese continuerà a combattere “fino alla vittoria, non lontana e totale”.
°Secondo Al Jazeera l’esercito israeliano ha bombardato una casa nella zona di Al-Sawarha, dove c’è un campo profughi, provocando 20 morti e diversi feriti.
14 Gennaio
° Il quotidiano israeliano “Yediot Ahronoth scrive che Netanyahu starebbe trascinando la guerra per motivi politici e personali e che “il rilascio dei rapiti non è la sua priorità.
° I miliziani di Hamas mostrano un video con tre ostaggi.
15 Gennaio
Dopo 99 giorni di guerra
Uccisi 24.100 palestinesi; 61.000 feriti; 132 gli uccisi tra domenica 14 e lunedì 15 gennaio.
L’inferno di Rafah
RAFAH. Testimonianza di Aya Ashour. “…….in mezzo a questa quantità di sfollati che si ammassano per le strade mi sento come una formica…trovi rifugio dentro le moschee, sui tetti delle case, nei saloni per ricevimenti, sulle montagne, in collina e in riva al marea…guardando a quante persone ci sono e a quanti pochi aiuti riceviamo, continuo a pensare che moriremo di fame e di sete nel giro di pochi giorni, oltre che di malattie…. Qui vedo bambini senza scarpe né vestiti…cerco di stare vicina a mia madre, piange continuamente. Cerco di ricordare cosa abbiamo fatto di male al mondo come civili per vivere tutto questo. Non ci riesco…(vedi scheda 7).
16 Gennaio
L’ombra lunga della fame
Nel nord di Gaza si mangia cibo per animali.
Israele blocca l’acceso di tutti gli aiuti umanitari.
“Solo il 24% delle missioni programmate per consegnare cibo, medicine, acqua e forniture salvavita hanno raggiunto con successo le loro destinazioni a nord di Wadi Gaza (OCHOA)
°Il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres ha sottolineato l’imperativo di stabilire “condizioni di base” per facilitare la consegna sicura e su larga scala degli aiuti ai civili a Gaza, sottolineando che solo un cessate il fuoco impedirà alla crisi di aggravarsi; gli operatori umanitari fanno del loro meglio; gli ostacoli agli aiuti sono chiari; rilasciare gli ostaggi; subito cessate il fuoco.(vedi scheda 8).
° OCHA: “Le autorità israeliane hanno continuato a bloccare gli aiuti salvavita per raggiungere il nord di Gaza 102 giorni dopo che gli attacchi terroristici di Hamas hanno scatenato la guerra, hanno insistito gli umanitari delle Nazioni Unite, proprio mentre il Segretario generale dell’ONU António Guterres ha avvertito che “l’ombra lunga della fame” perseguita la popolazione di Gaza.
“Nelle prime due settimane di gennaio, solo il 24% – sette su 29 – delle missioni programmate per consegnare cibo, medicine, acqua e altre forniture salvavita hanno raggiunto con successo le loro destinazioni a nord di Wadi Gaza”, ha dichiarato l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA).(vedi scheda 9).
WFP-UNICEF-OMS, Gaza. Secondo le agenzie delle Nazioni Unite, è urgente una svolta nel flusso di aiuti umanitari a Gaza, con l’aumento del rischio di carestia e del numero di persone esposto ad epidemie di malattie letali. I responsabili del Word Food Programme (WFP), dell’UNICEF e dell’OMS affermano che l’arrivo di un numero sufficiente di rifornimenti a Gaza e la loro distribuzione dipendono dall’apertura di nuove vie d’accesso, dall’autorizzazione di un maggior numero di camion a superare i controlli di frontiera ogni giorno, dalla riduzione delle restrizioni al movimento degli operatori umanitari e dalla garanzia di sicurezza per le persone che accedono e distribuiscono gli aiuti; danneggiate e distrutte a Gaza infrastrutture e servizi essenziali per l’acqua,; ilo flusso degli aiuti è un rivolo rispetto al mare di bisogni; i bambini hanno accesso a 1,5/2 litri d’acqua al giorno, ben al di sotto della quantità di sopravvivenza. (vedi scheda 10).
° “Il 101esimo giorno di guerra, è stato per Gaza uno dei più pesanti delle ultime settimane…L’avanzata delle truppe israeliane non risparmia neppure gli asili. Incluso quello dedicato a Vittorio Arrigoni, sorto nel 2015 ad Al Burej…gestito dalla ong ‘Ghassan Kanafani’ in collaborazione con l’associazione italiana ‘Dima’. Da Milano fanno sapere che si stanno raccogliendo i fondi per riscostruire l’asilo…..Non si conosce peraltro la sorte della “Terra dei Bambini’, la scuola elementare costruita oltre 10 anni fa dalla ong Vento di terra nel nord di Gaza. La possibilità che abbia subito la stessa sorte dell’asilo dedicato a Vittorio Arrigoni è molto alta…. A nome di centinaia di migliaia di palestinesi rimasti senza tetto la giornalista Doaa El Baz ha diffuso un video di quella che una volta era la strada di Nusseirat in cui viveva. “L’intero quartiere è stato distrutto. Non una sola casa è stata risparmiata. Hanno ucciso tutti i nostri sogni….” (“il Manifesto, 16 Gennaio ’24)
° Noa, una dei tre ostaggi, mostrati in video ieri da Hamas, annuncia che gli altri due sono stati uccisi dagli attacchi israeliani. Israele smentisce affermando tuttavia che “ieri abbiamo preso di mira e distrutto le infrastrutture dei terroristi vicino ai luoghi in cui erano detenuti.
17-18 Gennaio
Ted Caliban (UNICEF) di ritorno da Gaza:
“Una guerra contro i bambini”
“…L’85% della popolazione di Gaza è stata sfollata più volte,
oltre 1 milione si trova a RAFAH in una situazione insostenibile….”
° Ted Chaiban (vicedirettore esecutivo UNICEF) di ritorno da Gaza ha dichiarato, fra l’altro: Questa è una guerra contro i bambini. Dalla mia ultima missione a Gaza (due mesi fa) la situazione è passata dalla catastrofe a quasi il collasso… soprattutto ho potuto incontrare i bambini e le loro famiglie che soffrono alcune delle condizioni più terribili che abbia mai visto….delle circa 25.000 persone uccise dall’inizio della guerra circa il 70% sono donne e bambini….1,9 milioni di persone, l’85% della popolazione di Gaza sono state sfollate, molte più volte….oltre un milione si trova a Rafah in una situazione insostenibile… Due mesi fa, i casi di diarrea erano aumentati del 40% rispetto a prima dell’escalation delle ostilità. A metà dicembre, erano stati registrati 71 000 casi tra i bambini sotto i cinque anni, con un aumento di oltre il 4000 per cento dall’inizio della guerra…c’è bisogno di una svolta epocale: …bisogna cessare subito i bombardamenti (vedi scheda 11).
° Al 54° Forum mondiale dell’economia di Davos nel suo intervento Guterres ha rivelato che dal 7 ottobre non riesce a parlare con Netanyahu, nonostante l’abbia cercato più volte e riferito alla situazione Israele- Plaestina ha detto, fra l’altro, : “Niente può giustificare l’uccisione deliberata, il ferimento e il rapimento di civili, né la punizione collettiva del popola palestinese…” del resto “l’allargamento del conflitto sta già avvenendo…basta guardare al Libano” ….e a “ciò che vediamo nel Mar Rosso…..” se la situazione dovesse precipitare “sarebbe un totale disastro, dobbiamo evitarlo ad ogni costo”…dipende dalla crisi in Medio Oriente “ è necessario rilasciare gli ostaggi, ma dobbiamo garantire un impegno totale della comunità internazionale per un cessate il fuoco duraturo”…. ha inoltre invocato una pace giusta in Ucraina in conformità col diritto internazionale”.
° Accordo per la consegna di medicinali per gli ostaggi israeliani e di farmaci e materiale sanitario alla popolazione di Gaza.
19 Gennaio
Dopo 103 giorni di guerra
Uccisi 24.620 palestinesi. Tra il 17 e il 18 Gennaio i militari israeliani hanno ucciso 172 persone, 326 ferite,
Oltre 110 il bilancio dei giornalisti uccisi.
Netanyahu annuncia agli Stati Uniti di opporsi alla realizzazione di uno stato palestinese
° In una conferenza stampa Netanyahu dopo aver annunciato agli Stati Uniti di opporsi alla realizzazione di uno Stato palestinese come parte di ogni scenario del dopoguerra a Gaza, dichiara fra l’altro: “Per la vittoria ci vorranno mesi ma siamo determinati a ottenerla….” In futuro lo Stato di Israele deve avere il controllo dell’intera area, dal fiume al mare.”
° Palazzo delle Nazioni di Ginevra.Dichiarazione di Tess Ingram (specialista comunicazione UNICEF: Gaza “La forza della vita in mezzo al Caos della guerra. Dall’inizio del conflitto sono nati 20.000 bambini, uno ogni 10 minuti. (vedi scheda 12).
° In una risoluzione su Gaza il Parlamento europeo “chiede un cessate il fuoco permanente e la ripresa degli sforzi per una soluzione politica”, allo stesso tempo chiede “che tutti gli ostaggi siano rilasciati e Hamas smantellata” oltre a denunciare “gli ignobili” attacchi di Hamas, denunciano “la sproporzionata risposta militare israeliana, che ha causato un bilancio di vittime civili senza precedenti”.
20 Gennaio
Dopo 104 giorni di guerra
Uccisi 24.762 palestinesi, 62.108 feriti. *
21-22 Gennaio
Dopo 106 giorni di guerra
Uccisi 25.000 palestinesi, feriti 62.200. Tra venerdì e sabato 165 vittime
“ A Gaza cessate il fuoco subito”
Lo dicono 120 membri dell’Organizzazione dei Paesi non allineati riuniti a Kampala
° DICHIARAZIONE DI KAMPALA (Uganda). I 120 membri dell’organizzazione dei Paesi non allineati-in rappresentanza del 55% della popolazione mondiale- riuniti a Kampala chiedono la FINE DEL CONFLITTO A Gaza attraverso un immediato cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ed esprimono pieno sostegno all’iniziativa del Sudafrica presso la corte internazionale di Giustizia dell’Aja in cui si rivolge ad Israele l’accusa di praticare politiche genocidiarie.
° UN Women (agenzia delle Nazioni Unite che promuove l’uguaglianza di genere) ha dichiarato che le donne e i bambini sono le principali vittime della guerra di Gaza con circa 16.000 morti e circa due madri che perdono la vita ogni ora dall’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele: Nei cento giorni di conflitto almeno 3.000 donne potrebbero essere rimaste vedove e almeno 10.000 bambini potrebbero aver perso il padre.dei 2,3 milioni di abitanti, quasi 1,9 milioni sono sfollati e “quasi un milione sono donne e ragazze”.
° Cimiteri profanati. Secondo un’inchiesta della Cnn pubblicata ieri sul suo sito, sarebbero 16 i cimiteri profanati dall’esercito israeliano. Lapidi rotte, cumuli di terra e, in alcuni casi corpi riesumati. A Khan Younis i soldati israeliani hanno distrutto un cimitero e riesumato alcuni corpi, dichiarando che l’operazione era necessaria alle ricerche degli ostaggi. La Cnn non ha fornito informazioni sui danni provocati in altri luoghi di sepoltura di cui afferma di avere le coordinate esatte.
Josep Borrel: Hamas è stata finanziata dal Governo israeliano…”
° Josep Borrel (Alto Rappresentante UE per la politica estera) ricevendo una laurea honoris causa presso l’Università di Valladolid, ha dichiarato che “Hamas, è stato finanziata dal governo israeliano nel tentativo di indebolire l ‘Autorità palestinese di Al Fatah”.(Il sole 24 ore 20 gennaio ’24).
*“Dati”, come sempre, “ diffusi dal Ministero della sanità di Gaza governato da Hamas sono considerati attendibili anche dall’amministrazione Biden considera altamente, secondo la sottosegretaria USA Barbara Leaf sono persino sottostimati” (“la Repubblica” 22 Gennaio).
21 Gennaio
Kampala (21 gennaio): intervento Guterres (Segretario generale ONU)
Uccisioni civili da parte Israele a Gaza sono “senza precedenti”
Medio Oriente polveriera, grave minaccia sicurezza globale (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 21 gennaio – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha puntato l’indice contro Israele per le uccisioni di civili palestinesi a Gaza, definendole “strazianti”. Lo riferisce il britannico Guardian. “Le operazioni militari di Israele hanno disseminato distruzione di massa e ucciso civili su una scala senza precedenti durante il mio mandato di segretario generale”, ha detto Guterres parlando a un vertice a Kampala, in Uganda, e sottolineando che questo “e’ straziante e assolutamente inaccettabile”. Il Medio Oriente, ha detto Guterres, “e’ una polveriera, dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che il conflitto si allarghi a tutta la regione”. I suoi commenti arrivano dopo che le autorità sanitarie di Gaza hanno dichiarato che gli attacchi israeliani hanno ucciso oltre 25.000 palestinesi dal 7 ottobre. Guterres ha aggiunto che il rifiuto di accettare la soluzione dei due Stati per israeliani e palestinesi “e’ totalmente inaccettabile” e ha affermato che negare ai palestinesi il diritto ad avere uno stato “prolungherebbe a tempo indefinito un conflitto che e’ diventato una grave minaccia per la pace e la sicurezza globale.
23 Gennaio
Dopo 107 giorni di guerra
Uccisi 25.295 palestinesi, feriti 62.681
° “….Il rullo compressore israeliano è ormai arrivato a Khan Younis (seconda città di Gaza ndr), nel Sud della Striscia. Di notte i carri armati hanno bombardato pesantemente vicino all’ospedale Nasser e all’università di Al Aqsa. E’ stata l’ennesima strage. Hamas ha denunciato la morte di dozzine di civili e l’esercito israeliano si è giustificato con la caccia ai terroristi. Al mattino i palestinesi, a migliaia, sono scappati ancora più a sud, verso il valico di Rafah” (Corriere della Sera, 23 Gennaio).
° Testimonianza: Andrea De Domenico (Capo dell’Ocha a Gerusalemme, Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari nei Territori palestinesi occupati).
“SONO STATO ALL’OSPEDALE NASSER”
A GAZA AVVENGONO 180 PARTI AL GIORNO, LE DONNE PARTORISCONO IN CONDIZIONI DISUMANE”
la situazione è, a dir poco tragica. Era stato pensato per 250 pazienti e non per i 750 che accoglie ora ed è affollato da circa 10.000 sfollati che occupano ogni spazio possibile e immaginabile. Dopo gli ultimi ordini di evacuazione (giunti dall’esercito israeliano ndr) alcuni pazienti sono scappati con ferite infette o con ferri esposti dopo operazioni di ortopedia. E’ fuggito anche parte del personale sanitario. E’ straziante ascoltare il direttore del Nasser che parla degli ammalati che non riescono a Curare, dei diecimila pazienti oncologici di Gaza rimasti senza terapie. Solo 400 sono riusciti ad uscire (da Gaza ndr) sui duemila che erano stati inseriti in una lista prioritaria”….. “Alcuni colleghi hanno tentato di organizzare un convoglio di aiuti fortemente necessari per il nord di Gaza dove manca tutto, ma non hanno potuto muoversi perché la superstrada Salah Edin è stata di nuovo chiusa dall’esercito. A Gaza avvengono 180 parti al giorno, le donne mettono al mondo figli in condizioni disumane. Dal nord riceviamo richieste di aiuto continue da parte di donne incinte che chiedono dove poter partorire perchè in quella parte di Gaza non c’è più un ospedale realmente funzionante”. Ieri sera, conclude De Domenico, “ci sono stati bombardamenti molto pesanti. A Khan Yunis le truppe israeliane hanno circondato l’università di Al-Aqsa dove ci sono migliaia di sfollati, alcuni civili sono stati feriti ed altri hanno cominciato a rifugiarsi verso una struttura dell’Unrua. Tutto evolve verso la situazione più terribile ed oscura che si possa immaginare”.
DISTRUTTI I REGISTRI DI GAZA, ISRAELE CI HA RIDOTTI A UN POPOLO SENZA IDENTITA’
Testimonianza del giornalista Palestinese Sami al- Airami (da “la Repubblica”, 23 gennaio ’24).
Israele “…ha sistematicamente distrutto i registri pubblici della Striscia…” bombardando le loro sedi. “distrutti i documenti che attestano le nascite e le morti… siamo senza documenti….. come una società primitiva”….”il bombardamento deliberato delle università e del Ministero dell’Istruzione ci priva degli attestati delle lauree… lo stesso vale per il registro delle proprietà: come faremo, quando la guerra sarà finita, a dimostrare a chi appartiene un certo pezzo di terra o una casa?….ma alla fine della guerra non avremo più case, infrastrutture, spiagge, ristoranti a cui tornare e saremo costretti ad andarcene….”
24 Gennaio
Dopo 108 giorni di guerra
Uccisi 25.490 palestinesi; 195 uccisi in 24 ore.
Israele sottrae a Gaza 60 kmq di territorio su 390 kmq.
° Il Financial Times riporta la notizia secondo cui l’esercito israeliano sta demolendo edifici vicino al confine per creare una zona cuscinetto all’interno della Striscia di Gaza. L’emittente israeliana N12 ha riferito, Israele ha demolito 1.100 dei 2800 edifici che esistevano prima della guerra a Gaza, sul terreno di confine che vuole trasformare in zona cuscinetto. La creazione di questa zona sottrae ai palestinesi 60 kmq quadrati sui 360 del territorio di Gaza.
° Uccisi 21 soldati israeliani. “Vicino al campo rifugiati di Al Maghsi sembra chiaro quale fosse l’ordine da eseguire: distruggere le abitazioni e creare, esplosione dopo esplosione, la zona cuscinetto profonda un chilometro dentro Gaza che il primo ministro ha ipotizzato fin dall’inizio della guerra 109 giorni fa. Così le squadre, tutti riservisti tra i 23 e i 28 anni, piazzano una ventina di mine nelle case, quando un commando jiadista spara un razzo anticarro…. I morti sono 21, altri 3 uccisi in un’altra battaglia: è il giorno col più alto numero di caduti dopo i massacri del 7 ottobre” (Corriere della Sera–on line, 23 gennaio ‘24). I soldati Israeliani uccisi a Gaza dal 7 ottobre sono 175.
Inferno a Khan Yunis.
° Da Khan Yunis. Testimonianza di Dina, 36 anni, sfollata più volte. La testimonianza è raccolta da “Middle East Eye” e giunge da Khan Yunis. “Oggi tutte le zone sono contrassegnate come non sicure e suscettibili ai bombardamenti. (Gli israeliani) ci dicono di andare nell’area di Mawasi per la nostra sicurezza, ma ieri è stata bombardata. Cambiano solo il luogo in cui intendono ucciderci.” ….”Dopo l’invasione di Gaza , Israele ha diviso il territorio in 600 blocchi ordinando alla popolazione di spostarsi da un blocco all’altro per evitare i bombardamenti. La misura non ha dato alcuna vera protezione ai civili. Il messaggio inviato ieri indicava gli spostamenti da effettuare: centinaia di persone sono scappate tra le cannonate dei carri armati e droni ed elicotteri che sorvolavano la città. I bombardamenti a Khan Yunis sono andati avanti senza interruzione per due giorni.”
“Israele continua ad impedire l’ingresso di aiuti umanitari al Nord di Gaza. Lo spettro della fame”
° Appello di undici ong per Gaza. “Gaza oggi è il luogo più pericoloso al mondo per i bambini, i giornalisti e gli operatori umanitari. Gli ospedali e le scuole non dovrebbero mai diventare campi di battaglia…. A gennaio le Nazioni Unite hanno denunciato il ‘significativo deterioramento’ dell’accesso umanitario a Gaza.* Le forze israeliane hanno negato ripetutamente ai convogli di aiuti l’autorizzazione a raggiungere le aree a nord del Wadi Gaza, dove la popolazione rischia maggiormente la fame.
Nelle ultime settimane, alti funzionari israeliani hanno iniziato a chiedere l’espulsione dei civili palestinesi da Gaza….. In questo contesto chiediamo un immediato cessate il fuoco e
sollecitiamo tutti gli Stati a porre fine ai trasferimenti di armi che possono essere usate per commettere violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario*….” (vedi scheda 13).
25 Gennaio
Dopo 109 giorni di guerra
Uccisi 25.700 palestinesi, 210 morti e 400 feriti in 24 ore.
Israeliani impediscono l’accesso di 51 camion di aiuti
° Manifestanti israeliani al valico di Kerem Shalom impediscono l’ingresso di 51 camion di aiuti per Gaza (“La Stampa” 24 Gennaio)
° Colpito a cannonate centro dell’agenzia Onu Unrua, che l’ONU aveva designato come rifugio a Khan Yunis: 14 uccisi, 75 feriti.
° Colonie israeliane a Gaza. Haim, ministro del turismo, e Miki Zohar, ministro dello sport e della cultura non chiedono di distruggere Gaza ma di renderla disponibile di nuovo alla colonizzazione ebraica. Annunciano in proposito una iniziativa imminente con ministri, deputati e i leader organizzatori dei coloni.
26 Gennaio
Dopo 110 giorni di guerra
Uccisi 25.900 palestinesi, feriti 64.110
Nord di Gaza: l’esercito israeliano uccide almeno 25 persone e ne ferisce 150 sparando su migliaia di affamati
° La fame. “I palestinesi hanno fame…mi hanno raccontato che alcuni hanno cominciato a mangiare cibo per animali. Israele consente l’accesso solo di una piccola parte dei convogli, soprattutto al nord, li sta affamando intenzionalmente. Gli aiuti che arrivano, secondo l’Unrua, rispondono ai bisogni solo del 3% delle comunità locali. Prima entravano 1500 camion al giorno, ora ne entrano tra i 150 e 170. (Da “la Repubblica 26 gennaio, del giornalista palestinese Sami al Ajrami).
° Massacro contro migliaia di affamati. Scrive Safgwat K, giornalista palestinese al ‘Manifesto’: “Nel nord di Gaza, non c’è cibo, manca tutto…quando hanno saputo che sarebbero arrivarti autocarri carichi di aiuti in un sobborgo di gaza City si sono precipitati sul posto, non c’era alcun camion, solo mezzi corazzati israeliani che hanno aperto il fuoco uccidendo almeno 25 persone e ferendone 150… si è diffuso il panico , è cominciata la fuga”. Documentata su Telegram. Dichiara il ministero della sanità di Gaza: “L’occupazione israeliana ha commesso un nuovo massacro contro migliaia di bocche affamate che aspettavano aiuti”. L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver preso in esame le accuse.
° Sfollati a Rafah. Nel Sud a Khan Yunis, alle 17 del 26 gennaio scade l’ultimatum dell’esercito israeliano: 30.000 persone dovranno lasciare il rifugio dell’agenzia ONU per i profughi palestinesi (Unrua) per spostarsi verso sud. Si tratta di persone sfollate più volte, sempre verso sud,in queste settimane, fra le bombe. Saranno costretti a Rafah, l’ultimo lembo del fazzoletto della Striscia di Gaza, dove in un teritorio di 69 km quadrati abitato fino a ieri da 200.000 persone, oggi gli israeliani ne costringono 1.200.000. E’ l’unico lembo di terra rimasto per sperare di sopravvivere ai bombardamenti. Ci sono 22.000 persone per kmq.
° Il quotidiano israeliano Haaretz sui principi base per un cessate il fuoco di 35 giorni, per il rilascio di tutti gli ostaggi e per la liberazione di un numero imprecisato di prigionieri palestinesi.” Netanyahu non ha rilasciato dichiarazioni in proposito.
27 Gennaio
Dopo 111 giorni di guerra
Uccisi 26.063 palestinesi
La Corte internazionale di Giustizia dell’Aia ha accolto le richieste avanzate dal Sudafrica contro Israele
perché vengano applicate misure immediate in prevenzione di un genocidio a Gaza
Queste, in sintesi le misure prescritte. 1)Israele ha il dovere di prevenire azioni “commesse per distruggere in tutto o in parte, i palestinesi di Gaza; 2)Israele viene richiamata all’obbligo di impedire omicidi, gravi danni fisici o mentali, distruzione fisica totale o parziale deliberata del popolo palestinese;3)”Israele deve prevenire e punire l’incitamento a commettere genocidio dei palestinesi di Gaza”; 4)Prendere misure per far arrivare aiuti di base alla popolazione per “rimediare alle terribili condizioni di vita a Gaza; 5)Israele impedisca “la distruzione di elementi di prova” relativi alle accuse” e ne “assicuri la conservazione”; 6) Israele deve fornire un rapporto sulle misure intraprese per eseguire i punti dell’ordinanza entro un mese”; 7) Hamas non è un firmatario della convenzione sul genocidio, ma la Corte intima di liberare gli ostaggi israeliani.
La Corte internazionale di Giustizia, cos’è. (vedi scheda 15).
° MSF (Medici senza Frontiere): Nella Striscia di Gaza non esiste più una struttura sanitaria in grado di fornire cure mediche salvavita. (vedi scheda 14).
° Da tre giorni gli israeliani bloccano l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza. Per il terzo giorno consecutivo il valico di Kerem Shalom (l’unico accesso per gli aiuti a Gaza) viene bloccato da centinaia di israeliani per impedire l’ingresso nella Striscia dei camion con gli aiuti umanitari per la popolazione palestinese in condizioni catastrofiche.
28-29 Gennaio
Dopo 113 giorni di guerra
Uccisi 26.637 palestinesi, feriti 64.797.
Israele contro UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente) che ha 13.000 operatori a Gaza
–Offensiva contro l’Unrwa, l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente.
À Israele accusa 12 lavoratori dell’Unrwa (che ha 13.000 dipendenti a Gaza) di aver partecipato all’attacco di Hamas del 7 ottobre contro Israele. Con tempismo straordinario, immediatamente gli Stati Uniti e, a seguire, l’Italia, il Regno Unito, l’Olanda, il Canada, l’Australia e la Finlandia congelano i fondi destinati all’Unrwa in attesa dell’indagine interna.
Il segretario di Unrwa, Lazzarini, annuncia il licenziamento dei dodici dipendenti e la volontà di fare piena chiarezza sull’accaduto.
Da sottolineare che in cento giorni di guerra a Gaza 152 dipendenti sono stati uccisi e 141 strutture di Unrwa sono state distrutte.
In proposito, scrive tra l’altro il giornalista palestinese Sami al-Airami su “la Repubblica” del 29 gennaio: “Non aiutano le notizie dello stop di numerosi Paesi-anche l’Italia- ai fondi dell’Unrwa. Se 12 persone si sono macchiate di crimini vanno prese e processate. Ma qui i lavoratori dell’Unrwa sono 13.000. Perché una punizione collettiva di tale portata? Forse non ci si rende abbastanza conto del ruolo che l’ONU ha qui dentro…almeno un milione e mezzo di persone non hanno più un soldo. E contano sull’aiuto dell’Unrwa per avere quel poco cibo che gli permette di sopravvivere….ed è ancora, l’Unrwa che con questo freddo fornisce tende e coperte ai più disperati. Gli aiuti umanitari vengono in buona parte gestiti dall’agenzia…Non solo, qui l’agenzia rappresenta l’unica vera speranza per il futuro. Dopo ogni guerra è con gli aiuti dellONU qui si sono ricostruite case e ospedali, si è dato lavoro alle persone…L’Unrwa rappresenta la speranza del futuro. Congelarne i fondi,…significa congelare le vite e contribuire a provocare la morte di migliaia di cittadini…. Non toglieteci quell’aiuto e quella protezione” .
E Chiara Albanese (relatrice speciale ONU sui territori palestinesi) dice, fra l’altro, in una intervista “l’Onrwa di fatto è l’unica organizzazione umanitaria capace di distribuire aiuti: stanno smantellando l’unico sistema che può sostenere la popolazione, facilitano la distruzione di ciò che resta del popola palestinese di Gaza”. E ancora “ Mi baso sugli elementi che abbiamo a disposizione. Ammettiamo pure che sia tutto vero: cosa c’entra però l’intera Agenzia?”
E la direttrice di +972 e intellettuale israeliana Orly Noy dichiara “Gettare discredito su tutta l’Unrwa, per ciò che hanno fatto alcuni suoi lavoratori, che pure vanno condannati, è assurdo”, e aggiunge “le motivazioni di Israele sono evidentemente politiche, punendo l’Unrwa si negano i diritti dei profughi e si puniscono tutti i palestinesi”.
Lo stesso Segretario di stato USA Blinken dichiara: “L’Unrwa svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza ai palestinesi. Il suo lavoro ha salvato vite”.
Guterres (Segretario Generale ONU): “UNRWA è la spina dorsale di tutta la risposta umanitaria a Gaza…” (vedi scheda 16).
MSF (Medici Senza Frontiere): è profondamente allarmata dalla decisione di alcuni paesi di sospendere i finanziamenti all’UNRWA, i cui aiuti sono un’ancora di salvezza per milioni di palestinesi nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania e nella regione” (vedi scheda 16)
Dichiarazione dei Responsabili dell’Inter-Agency Standing Committee: Sospensione finanziamenti all’UNRWA.”Non possiamo abbandonare la popolazione di Gaza” (vedi scheda 16).
UNRUA cos’è: (vedi scheda 17).
–La rete dei tunnel è stata solo scalfita. “ Gaza City è in macerie, Khan Yunis assediata, più di 26.000 morti secondo il conteggio delle autorità palestinesi, più di 200 soildati israeliani uccisi in battaglia, due milioni di sfollati, un’intera popolazione ridotta al freddo e alla fame. Ma sottoterra, la tentacolare rete dei tunnel….è stata solo scalfita.Fonti americane e israeliane hanno rivelato al Wall Street Journal che cica l’80% della rete è intatto” ( da “la Repubblica”,29.12.’24).
30 Gennaio
Dopo 114 giorni di guerra
Uccisi 26.637 palestinesi, feriti 65.387. Uccisi 215 nelle ultime 24 ore
A Gaza conferenza sul tema: “La vittoria di Israele….”, come “incoraggiare” la partenza dei palestinesi e ricostruire gli insediamenti ebraici-israeliani
– Presso il Centro congressi di Gerusalemme si è tenuta la preannunciata conferenza sul tema“La vittoria di Israele. Gli insediamenti portano sicurezza: il ritorno nella Striscia di Gaza e nella Samaria settentrionale”. Alla conferenza partecipano 12 ministri e 15 parlamentari che si sono impegnati a ricostruire gli insediamenti ebraici israeliani nel cuore di Gaza e ad “incoraggiare” la partenza dei palestinesi. Esposta un’enorme mappa di Gaza coi nomi delle colonie israeliane da ricostruire. In sostanza 2.300.000 palestinesi dovrebbero emigrare per lasciare Gaza ad alcune migliaia di coloni israeliani. Lo ha affermato Daniela Weiss, nel corso della conferenza, presidente dell’associazione Nachala e fra i maggiori leader del movimento dei coloni.
–Israele sta realizzando una zona cuscinetto lungo tutto il confine tra Gaza ed Israele: Sarebbero già state abbattute 1072 abitazioni sulle 2800 situate a meno di un km dal confine.
31 Gennaio
Dopo 115 giorni di guerra
Uccisi 26.751 palestinesi
-La trattativa. Mohammad Nazzal (plitburo di Hamas, dice che il movimento sta discutendo la proposta di Egitto, Usa e Qatar ed è disposto al rilascio di tutti gli ostaggi, aggiungendo che senza il ritiro di Israele non potranno accettare”. Dice Netanyahu “che non ci sarà un altro round. Non porremo fine alla guerra fino al raggiungimento dei nostri obiettivi. L’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi e la garanzia che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele”. Il ministro della difesa israeliano Gallant dice che sarà Israele a controllare Gaza dall’interno, come fa in Cisgiordania.
-Dieci militari israeliani entrano nell’ospedale Ibn Sinna di Jenin, uccidono tre pazienti e se ne vanno. I medici dicono che uno degli uccisi era ricoverato da mesi per le ferite riportate in seguito all’attacco di un drone israeliano contro un gruppo di militanti palestinesi riuniti nel cimitero della città.. Il fratello e l’altro palestinese gli facevano da scorta.
– in Cisgiordania nell’ultima settimana le forze israeliane hanno ucciso 14 palestinesi. I palestinesi uccisi in Cisgiordania dal 7 ottobre son 377, in gran parte con incursioni in città e villaggi descritte dai comandi militari come “operazioni contro il terrorismo.”